Viaggio: AUSTRALIA  PRIMAVERA  (in Australia) 2001 

1° tappa 

Sydney       (Cartina)

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25/9/'01

La prima tappa dal nostro viaggio e' la capitale economica  australiana. E' una città in stile americano. Arriviamo dopo il lungo viaggio aereo alle sei del mattino, ci trasferiamo al Mercure Hotel, non è proprio in centro e sembra un po' dimesso ma ha tutti i conforts.

In tarda mattinata sfidando il jet leg ci dirigiamo in centro e visitiamo l'Opera House simbolo della città, il progetto è di un danese, in effetti gli interni sono nordeuropei, in stile ikea, però c'è l'organo più grosso del mondo.

Prendiamo un panino su Circular Quay, il centro nevralgico della città che si affaccia sulla baia.

Dopo pranzo, l'abbiocco prende il sopravvento e ci trasciniamo da una panchina all'altra.

Verso le quattro una pioggia torrenziale ci sveglia un po', quando smette riusciamo a fotografare la copia del Bounty, poi torniamo in hotel passando per Darling Harbour.

Ceniamo al "the rock cafè"  Barramundi (un pescione locale) e brodino di patate dolci.

Quando torniamo scendiamo a Sydney Cove e visitiamo il giardino botanico passando per il Parlamento e l' ospedale dove  spicca la statua del porcellino, in realtà un cinghiale, copia di una statua di Firenze, dedicata ad un medico italiano che operò nell'ospedale.

Visitiamo anche la chiesa di "St Mary" più grossa di "St Andrew", sotto il sagrato c'è una piscina ed una palestra!!

Ceniamo  al ristorante "Sydney Cove" zuppa di zucca e lombata di canguro.

 

26/9/'01

Il  secondo giorno riusciamo ad alzarci solo alle 10:30.

Prendiamo l'autobus (abbiamo il Sydney Pass 90 aud che vale per tre giorni) e andiamo a visitare la cattedrale "St. Andrews" bello l'organo ed il soffitto di legno, c'è anche la galleria, come al cinema.

Sbirciamo la "town hall" e poi andiamo al Sydney Aquarium, ci sono foche, pinguini e squali, due tunnel trasparenti percorrono una vasca gigantesca.

Dopo un panino al porto ci imbarchiamo sulla "Show Boat II"  un battello del Mississippi che ci porta a visitare la baia  (crociera offerta dall' albergo); c'è molto vento, è il paradiso dei velisti .... ma bisogna andare con velatura ridotta.

 

27/9/'01

Il terzo giorno riusciamo ad alzarci presto 8:15, ormai il jet leg è solo un brutto ricordo colazione in camera, come al solito, qui ogni stanza è dotata di bollitore con nescafè e the.

Prendiamo il "Bondi express"che ci scorrazza per i quartieri più famosi di  Sydney, ci sono casette coloniali, locali e negozi di tutti i tipi.

Avvicinandosi alla costa la strada si fa più scoscesa, sembra di essere a St. Francisco, famoso il tram di Bondi (adesso non c'e' più); ci fermiamo alla foce del Paramatta, sulla punta che divide il fiume dall' oceano.

Le scogliere sono a strapiombo, proseguendo la costa scende e fa spazio alla spiaggia di Bondi, regno dei surfisti, il tempo non è un gran ché e  vediamo solo un paio di temerari un po' imbranati.

Prendiamo il Bus per il ritorno e pranziamo al "Portobello cafè" di fronte all' Opera House, nel pomeriggio visitiamo il museo della marina dove ci sono anche un incrociatore e un sottomarino, acquisto un manuale sulla vela.

Facciamo un paio di giri sulla monorotaia e poi andiamo al "Queen Victoria building", un centro commerciale chic con tanti negozietti aborigeni pieni di didgeridoo e boomerang.

Ceniamo al "Water front" nel quartiere "the rocks" di fronte all' attracco del Bounty con vista notturna dell' Opera House.

 

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