SALITA ALLA CIMA DELL' "ALTA LUCE"
|
Se volete salire una cima di oltre 3000 metri senza patemi, con un impegno relativamente moderato e priva di difficolta' tecniche, ma nel contempo godere di un fantastico punto panoramico, questa e' l' escursione che fa per voi. La cima dell' Alta Luce, infatti, si trova al cospetto della sfilata di "4000"che costellano il confine italo-svizzero, tra il Castore e il massiccio del Rosa, e ne rappresentano un punto privilegiato di osservazione. |
Per certi versi e' un' escursione simile, anche se piu' "leggera", a quella del Monte Roisetta, nella vicina ValTournenche. La partenza della camminata si raggiunge in un paio d'ore di auto da Niguarda, prendendo l' autostrada Milano-Torino, deviando per la Val d'Aosta ed uscendo a Pont-St-Martin. Da qui si imbocca la valle di Gressoney, che si percorre per tutta la sua lunghezza fino alla localita' Staffal, da dove partono gli impianti da sci. Per evitare i primi 550 metri di dislivello, si puo' prendere la funivia fino all' alpe Gabiet (10 euri and./rit.), che porta fino a quota 2350. Da qui si risale un breve tratto delle piste da sci, fino a prendere un' ampio sterrato verso sinistra, in direzione nord (indicazioni per il rif. Mantova), che poco dopo si abbandona per entrare nel vallone di Mos, in corrispondenza di un caratteristico ponticello di pietra, seguendo il segnavia 6A. |
Un tranquillo angolo del vallone di Mos, all' inizio della camminata |
Gli ampi gobboni erbosi che risale il sentiero per buona parte del percorso |
La cresta rocciosa che si lascia sulla sinistra poco prima del bivio 6A - 7C |
Si prosegue verso nord-est seguendo il torrente , con gli impianti che vanno al Passo Salati visibili sulla destra, e sempre seguendo 6A-7B si svolta a sinistra, risalendo e aggirando gli ampi gobboni erbosi che fanno da base ad una cresta che culmina, verso sinistra, a circa 2900 metri. Superato un pianoro e lasciando sulla sinistra un paio di piccoli laghetti si supera un pendio piu' marcato e si prosegue mantenendosi a destra di un evidente sperone roccioso, sempre seguendo il segnavia 6A. Qui il sentiero risale in modo un po' piu' ripido, ma sempre agevole, la base dell' ormai visibile cupolone dell' Alta Luce. Il percorso si porta ancora verso destra, fino a raggiungere un bivio, dove si prende a sinistra, seguendo il segnavia 7C, mentre a destra (segnavia 6A) si proseguirebbe in direzione del rif. Mantova. |
La natura e' sempre in grado di fornire spettacoli emozionanti anche nel "piccolo" |
La vista dalla cima verso le vette di confine, con il Castore a sinistra e i ghiacciai del Lyskamm in primo piano |
Filippide e Walterun sulla cima dell' Alta Luce |
La fronte del (malridotto) ghiaccioio orientale del Lyskamm. |
Appena dopo il bivio le indicazioni non sono chiarissime, e conviene mantenersi in quota, procedendo per sfasciumi verso sinistra, fino a ritrovare tracce piu' evidenti del sentiero, contrassegnato da bolli bianchi. Rimenendo in costa, con un po' di attenzione su un breve tratto un po' scosceso, si prosegue fin quando il sentiero svolta sulla destra, e con alcuni brevi tornanti sale fino ad un ripiano; da qui, sempre seguendo i bolli bianchi e alcuni ometti di pietra, si procede per sfasciumi e in circa 15-20 minuti si perviene facilmente alla vetta; in prossimita' della medesima si trova una caratteristica campanella, che sovrasta un cumulo di pietre. Da qui si apre un grandioso panorama verso le vette del crinale di confine, con le cime e i ghiacciai dei Lyskamm in primo piano e la cresta nevosa del Castore appena piu' a sinistra; in caso di bel tempo (noi siamo stati funestati da rapidi passaggi di nuvoloni temporaleschi che nascondevano in parte la vista) lo spettacolo dovrebbe essere ancora migliore, abbracciando le vette fino al Breithorn e al Cervino. |
La sella nevosa dei Lyskamm si apre alla vista |
L' incontro con uno stambecco durante la discesa |
La discesa avviene seguendo lo stesso percorso di salita, e se siete fortunati come e' capitato a noi potreste incrociare un bel branco di stambecchi, evidentemente avvezzi al passaggio di esseri umani, visto che si sono lasciati tranquillamente avvicinare e abbiamo potuto fotografarli per benino. Per quanto riguarda i tempi mettete in conto 2 ore e mezza per la salita, a passo abbastanza tranquillo, e un paio d' ore per la discesa fino all' Alpe Gabiet. |