LA VAL BONDASCA
(Giro ad anello sotto le pareti
nord di Badile e Cengalo)
Anche se geograficamente italiana, la Val Bondasca appartiene al territorio svizzero, e si trova a pochi kilometri dal confine di Castasegna , in Val Bregaglia. Si raggiunge da Niguarda percorrendo la statale 36 fino alla fine del lago di Como, e proseguendo poi per Chiavenna, dove si gira a destra in direzione del Passo del Maloja. Percorso il breve tratto che porta al confine ed entrati in territorio elvetico, poco dopo si incontra il piccolo paese di Bondo, delizioso borgo alpino tranquillo e ben tenuto, attraversato il quale inizia una strada sterrata, non eccellente ma percorribile in macchina, che si addentra nella Val Bondasca. |
Walterun e il Silvio sul ponte che attraversa il torrente appena dopo la localita' "Laret" alla base della camminata |
L' ambiente selvaggio dove si inerpica lo scosceso sentiero che conduce al rif. Sasc Foura' |
La strada e' a pagamento, e nel parcheggio appena fuori Bondo e' presente una macchinetta che rilascia lo scontrino; la tariffa attuale (2008) e' di 12 franchi (equivalenti a 9 euri, ma attenzione che se mettete dieci euri il macchinino vi da 1 franco di resto, facendovi un cambio truffaldino !!!). Comunque la strada e' conveniente utilizzarla, cosi' si risparmiano 400 metri di dislivello (in salita e in discesa) il che non e' male. Lasciata l' auto alla fine dello sterrato (pochi i parcheggi, ricordatevi di mettere lo scontrino sul parabrezza) si percorre il sentiero ben segnalato che dopo poche centinaia di metri nel bosco raggiunge un bivio, in localita' Laret; |
Il rif. Sasc Foura' con sullo sfondo la bastionata che separa la Svizzera dall' Italia |
qui si gira a destra seguendo le indicazioni per il rif. Sasc Foura' e dopo aver superato il torrente si comincia una ripida salita, in piu' punti attrezzata con delle scale di legno; il sentiero si inerpica in un ambiente selvaggio e non concede tregua, rimanendo sempre piuttosto ripido, ma a passo costante nel giro di 1:30 h (il cartello a Laret dice 2 ore ma e' un po' "lasco") si raggiunge la capanna "Sasc Foura'", dove la vista si apre sullo splendido spigolo nord del Pizzo Badile. Dopo una breve sosta al rifugio per rinfrancare lo spirito si riparte seguendo le indicazioni per "Il Viale", costituite da segnali bianco-azzurri, evidenti appena fuori dal rifugio ma che poi si perdono e vanno un po' "cercati"; |
Il prode Albertone su un sesto grado sulle placconate sopra il Sasc Foura' (prodigi della foto ruotata di 90') |
Il mitico Silvio impegnato in discesa sul tratto piu' ripido del "Viale" |
Qui il versante del costone e' subito ripidissimo, e il sentiero lo taglia in direzione sud, verso le pareti, rimanendo sempre stretto e piuttosto esposto; alcuni tratti sono attrezzati con delle catene, e vanno "arrampicati" in discesa prestando un po' di attenzione (tenete conto che "normalmente" il "Viale" viene percorso nell' altro verso); niente di trascendentale comunque, basta un minimo di cautela e non soffrire troppo di vertigini, e nel giro di 15-20 minuti si raggiunge il fondo del vallone che separa il Cengalo dal Badile. Qui la vista sulle gigantesche pareti e' davvero spettacolare, siamo poco sopra i 2000 metri di quota e ci sovrastano piu' di 1000 metri in verticale, o quasi; pensare che il grande Cassin ha percorso la nord del Badile oltre 70 anni fa, e oltretutto che l' ha rifatta 50 anni dopo a quasi 80 di eta', fa una certa impressione. |
Le placconate sopra il Sasc Foura' da dove si ammira la maestosa parete nord del Badile |
Gli ormai malridotti ghiacciai che scendono dal Badile e dal Cengalo, nella traversata dopo "Il Viale" |
Walterun e il Silvio alla fine della traversata, ormai in prossimita' della capanna Sciora |
Dopo aver indugiato un po' a cercare qualche arrampicatore impegnato in questo mare di granito, si prosegue per pietraie e morene sul fondo del vallone, tenedo d' occhio la capanna Sciora, che a partire dal Viale rimane quasi sempre visibile.La "traversata", alla base dei tormentati ghiacciai del Cengalo e della Bondasca, e' abbastanza faticosa per via del tipo di terreno, si mantiene in quota ma con un po' di saliscendi sulle morene, tra massi a volte instabili, e ci vuole circa 1h e 1/2 (a partire dal Viale) per raggiungere la capanna Sciora. Da qui si puo' ammirare anche il bellissimo gruppo delle Sciore, un' altra bastionata di granito appena a nord-est del Cengalo. |
La vista sul gruppo delle Sciore , che fanno da corona verso est al Pizzo Cengalo. |
Un ultimo sguardo alle pareti, appena lasciata la capanna Sciora, prima della discesa |
Dopo una doverosa sosta per rinfrancarsi e bersi una birra si imbocca il sentiero in discesa, sempre ben segnalato, che riporta verso il bivio di Laret, che si raggiunge in circa due ore, con un tratto nel bosco pittosto ripido, anche qui attrezzato con delle scale di legno. Giunti al Laret, in breve si torna alla strada sterrata e alla macchina; per il giro completo mettete in conto circa 7 ore di cammino, escluse le soste. |