IL RIFUGIO ALBANI alla PRESOLANA
La Presolana, spesso indicata come la "regina delle Orobie", e' un bellissimo guppo montuoso, di aspetto dolomitico (in special modo la spettacolare parete nord), che si trova al confine della Val Seriana con la Val di Scalve, nel bergamasco. Pur senza salirne la cima, una bella camminata percorre il versante nord e conduce al rifugio Albani, a 1939 metri di quota, proprio sotto la celebre parete nord. |
Lungo queste strade si possono fare anche incontri originali |
Il ponticello di legno all'inizio del percorso, prima del tratto ripido nel bosco |
Il percorso prende le mosse da Colere, posto a circa 1000 metri nella media Val di Scalve. Colere e' raggiungibile in auto da Niguarda percorrendo la A4 fino a Bergamo, e poi proseguendo lungo la Val Seriana fino al passo della Presolana; scollinato il passo, dopo alcuni chilometri, si incontra una deviazione verso sinistra che porta appunto, in pochi minuti, all'abitato di Colere. In fondo al paese si puo' parcheggiare la macchina nel piazzale della seggiovia; dall'altro lato della strada sono gia' presenti le indicazioni per il rifugio (segnavia 403), e si comincia a salire a fianco di un grosso fabbricato, che attualmente ospita il museo delle miniere. Il primo, ripido tratto di strada e' dapprima asfaltato, ma poco dopo il fondo diventa di cemento (la strada e' comunque carrozzabile, ma chiusa al traffico). |
Il rifugio Albani, visto dalla soprastante croce
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Il piccolo ma bellissimo laghetto del Polzone, sotto la parete nord della Presolana |
Dopo un circa 150 metri di dislivello, in corrispondenza di una casetta, si incontra una deviazione a sinistra (segnavia 403) per rif.Albani; dopo un breve tratto nel bosco si incontra un ponticello in legno che scavalca il torrente; a seguire si percorre un tratto piuttosto ripido nel bosco, alla fine del quale, in un paio di punti, il sentiero ha un breve affaccio sulle piste da sci. Sempre adeguatamente segnalato, il sentiero prosegue poi verso sinistra nel bosco, dove si incontra una pendenza piu' lieve ma costante. In diversi punti si possono prendere delle scorciatoie, o delle brevi varianti, ma la direzione e' sempre facilmente intuibile, e con un minimo di senso dell'orientamento e' difficile perdersi. |
Lo splendido panorama verso le montagne dell'alta Valcamonica |
Una volta usciti dal bosco il rifugio risulta gia' visibile, sopra un costone roccioso; il sentiero e' sempre ben tracciato e prosegue in mezzo ad una pietraia e a radi alberi. Piu' avanti si svolta a destra per aggirare il costone e si affronta l'ultimo tratto, che e' un po' piu' ripido, e alla fine del quale si incontra la vecchia "Capanna Tireste" con le ex-baracche dei minatori. Appena piu' sopra l'Albani, dove si puo' finalmente riposare, e magari rifocillarsi adeguatamente (ottima la torta cioccolato/amaretti). Da qui ci si puo' anche godere la spettacolare vista del paretone dolomitico della Presolana, e ammirare un panorama mozzafiato, che abbraccia le montagne dell'alta Valcamonica, fino ai ghiacciai dell'Adamello; noi siamo anche fortunati, e complice la splendida giornata settembrina, lo spettacolo e' assicurato ! |
Nelle vicinanze del rifugio si puo' raggiungere una croce (a breve distanza, dove si trova una campana) e in direzione opposta, a una decina di minuti, il piccolo ma grazioso laghetto del Polzone, in una conca proprio sotto il paretone della Presolana. Il rientro e' per lo stesso sentiero della salita, anche se ci sono diverse varianti possibili. Per il tempo mettete in conto un paio d'ore abbondanti per la salita (ma dipende dalla "gamba", sono circa 900 mt di dislivello) e un po' meno la discesa (1:40 circa); in discesa attenzione perche' in alcuni tratti (in particolare nel parte ripida nel bosco) in caso di pioggia o tempo umido il percorso puo' essere scivoloso. |
Vista del paretone della Presolana,con la vetta sulla destra |
Walterun poco sopra il rifugio Albani, con le montagne della val Seriana sullo sfondo |