Ville di Niguarda |
E' la più raffinata e conosciuta villa di Niguarda. Costruita dall'architetto Francesco Croce all'inizio del '700 sul posto dove sorgevano due grandi edifici del secolo precedente. Primo proprietario del terreno (comperato nel 1676) fu il Conte Carlo Clerici (proprietario anche di Villa Simonetta). Dopo di lui la Villa passò a Giorgio Clerici e poi ancora ad Antonio Giorgio Clerici e con lui la Villa ed il giardino annesso ebbero la loro estensione attuale. Alla morte del Conte Antonio Giorgio Clerici la Villa passò ai Conti Biglia grazie al matrimonio della figlia di Antonio Giorgio, Claudia Caterina con Vitaliano Biglia. Nel 1846 la Villa passò dai Conti Biglia alla famiglia Melzi andando però in rovino, venne usata anche come filanda e sede di un allevamento di bachi da seta. Dopo qualche passaggio di mano la Villa fù comperata nel 1912 da Mario Ganzini produttore di apparecchi fotografici che ne fece un primo restauro e nel 1927 passò alla Casa di redenzione Sociale per la rieducazione dei minori. Ai due lati del complesso della villa sono presenti due cappelle: l'Oratorio di S.Antonio sul lato sinistro e l'Oratorio di Santa Teresa sul lato desto. Dietro alla villa verso nord è presente il parco già riportato dalle stampe d'epoca. Dal 1955 la villa ospita anche la Galleria d'Arte Sacra Contemporanea d'importanza nazionale. |
Altra villa presente nelle carte d'epoca è villa Trotti di via Passerini 13. La villa è probabilmente del XVII secolo e fù di proprieta della famiglia dei Marchesi Trotti fino all'inizio del '900 quando venne ceduta alla famiglia Girola. Tipica casa signorile di campagna di forma squadrata possedeva anch'essa un parco con viale d'accesso verso sud, nel complesso erano presenti anche le abitazione dei fattori che lavoravano alle dipendenze dei Trotti. |
Costruzione che sorgeva sulle sponde del Seveso, già abitazione di campagna della famiglia Coiro nel XV sec. all'inizio del '500 passa alla famiglia Gallarate. Non si conosce quando assunse l'attuale architettura, il Pizzamiglio la descrive di costruzione antecedente a Villa Trotti. Nelle carte catastale del XVIII però non appare oppure è considerata un tutt'uno con le proprietà della famiglia Trotti. La villa possiede un porticato con colonne doriche sul lato meridionale, restaurata negli anni '80 è ora sede della biblioteca di Niguarda e del comando dei vigili urbani. Fino alla ristrutturazione delle Circoscrizioni cittadine è stata sede del consiglio di Zona 9. |
Situata in via Benefattori dell'Ospedale a sud dell'Ospedale di Niguarda è rimasta sempre isolata dal resto del borgo. Villa cascina costruita probabilmente al XV sec., venne ristrutturata fortemente nel XVIII sec. presenta una caratteristica torretta al centro della costruzione ed una chiesetta attigua. Di proprietà dei marchesi Lonati passo poi ai marchesi Rusconi fino a diventare ora sede di un vivaio comunale. |
Nota anche come Villa Mellin Mantovani o Villa Gini è dei primi del '900. Possiede un ampio parco affiancato da una casa di pertinenza. Negli anni '70, per un breve periodo, il suo parco venne aperto al pubblico nei fine settimana, iniziativa che riscosse per altro un notevole successo. Ora è sede di una scuola della Polizia di Stato. |
Villa ottocentesca situata in via Adriatico 8, appartenenva ad inizio '900 alla famiglia Calderara di Milano che la usava come casa di villeggiatura. La villa ora appartiene alle suore Domenicane. |
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