Via Ornato, strada romana. |
L'attuale
via Ornato era una strada di primaria importanza già al tempo romano e
Niguarda figurava come primo insediamento di un qual peso fuori le mura
di Milano. Infatti in epoca romano per circa 6 chilometri il terreno
intorno a Milano era utilizzato per scopi militari e quindi non era uso
crearvi grossi insediamenti abitativi. La
strada che passava per Niguarda vedeva un notevole passaggio di uomini e
merci, era infatti uno dei percorsi preferiti per raggiungere Como e di
là i valichi svizzeri che mettevano in contatto l'Italia con il nord
Europa. La strada proseguiva fino a Desio, di là raggiungeva Carate Brianza
per poi deviare verso Cantù e quindi Como. Sembra
che la strada rivestisse una certa importanza anche nel medioevo,
l'attuale via Ornato era conosciuta come "la Valassina" (dopo
la costruzione delle Monza-Lecco come "Vecchia Valassina") che
portava da Milano all'alta Brianza. L'antica strada romana proseguiva da
Desio verso Erba, Canzo e Bellaggio passando quindi nel suo tratto
finale proprio nella Valassina, valle principale del triangolo lariano. Se
da noi la strada prendeva il nome di "Valassina" proprio perchè
portava in quelle contrade, evidentemente all'altro capo della strada il
ragionamento fatto fù il medesimo. Infatti negli "Statuti delle
acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346"
risulta che alcuni comuni della pieve d'Incino (vicino Erba) e
precisamente: Villincino, Parravicino, Pomerio e Castiglio fossero tra
le località cui spettava la manutenzione della "strata de
Niguarda". La località d'Incino ritornerà nella storia di Niguarda nei secoli successivi, nel XV sec. la moglie di Bernardino Corio (seppellita nella chiesa di Niguarda) aveva colà dei possedimenti, inoltre la famiglia Gallarate, in buoni rapporti con il Corio, possedeva terreni sia a Niguarda che nella pieve d'Incino. La storia dei Gallarate è legata a Niguarda fino ad almeno il XVIII sec., risulta che ancora nel 1756 fosse riservata loro una panca nella chiesa di S.Martino. |
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